IL PROBLEMA DELLA MUFFA IN CASA! ep.1
Guida ai problemi di umidità nelle abitazioni
Quanti
si sono trovati con problemi di umidità in casa e non hanno saputo
come risolverli, o hanno tentato svariate volte di porvi rimedio senza
mai riuscire a risolvere definitivamente il problema? Sapreste capire a cosa è dovuto il problema che avete in casa solo tramite un'analisi visiva dei danni?
Si, perché
la muffa non è tutta uguale e a seconda di dove si presenta, delle
sue caratteristiche di colore e conformazione e di altri fattori, indica un determinato tipo di problema piuttosto che un'altro.
Questa vuole essere una piccola guida sul problema della "MUFFA" e altre problematiche legate all'umidità nelle abitazioni, in cui andremo ad
analizzarne le principali cause e le varie soluzioni attualmente
disponibili per porvi rimedio.
Questa guida è fatta allo scopo di permettere ad ognuno dipotervalutare autonomamente la propria
situazione, in modo da capire come intervenire efficacemente e senza spreco di tempo e di denaro in interventi inutili.
In questo primo articolo vedremo il problema della MUFFA DOVUTA AD UMIDITA' DI
CONDENSA
.
L'umidità di condensa è probabilmente il problema
più comune che è possibile riscontrare all'interno di una casa, e
può essere dovuto a molteplici fattori.
Iniziamo dicendo che
l'umidità di condensa non è altro che il vapore acqueo naturalmente
presente in ogni ambiente che, in valori elevati, a contatto con superfici più fredde, per sua natura tende a depositarsi e condensare ritornando allo stato liquido; le superfici si bagnano e creano un habitat ideale per muffe e
spore presenti nell'aria, che in questo modo hanno la possibilità di
depositarsi e proliferare, creando quei fastidiosi danni estetici che
tutti conosciamo e rendendo gli ambienti pericolosi per la salute
degli esseri umani.
La formazione di questa umidità è dovuta
a moltissimi fattori come ad esempio la posizione della struttura. Case al mare, al lago, sul fiume avranno valori di umidità
nell'aria maggiori, ma anche il nostro respiro contribuisce ad
aumentare il coefficiente di umidità in una stanza, i vapori
della cucina, della doccia, l'umidità presente nei muri che viene
rilasciata nell'aria, il naturale trasudamento dei materiali di cui è
composta una casa come mobili e vernici nonché la presenza di
animali o piante determinano la quantità di umidità presente
nell'ambiente.
Sempre più studi e ricerche sembrano
dimostrare come ci sia una netta correlazione tra muffa/spore e
l'insorgenza nell'uomo, specialmente nei bambini, di determinate malattie, come tosse, asma, allergie, infiammazioni
dell'apparato respiratorio, etc. Se siete interessati vi invitiamo a
fare una ricerca approfondita sull'argomento.
CARATTERISTICHE:
Quindi, come e dove si presenta la muffa dovuta ad umidità di condensa?
In
casa si presenta con delle macchie scure con colori che vanno dal
nero al marrone al verde fino al giallo e al bianco a seconda della specie di appartenenza. Al tatto risulta vellutata e nei casi più
gravi, sviluppa spessori importanti ed assume una consistenza spugnosa. Inoltre non si limita ad attaccare le pareti superficialmente, ma si insinua
in intonaci e murature rompendoli e compromettendo l'integrità
stessa della struttura.
Come già detto l'umidità tende a
condensare su superfici più fredde ovvero con temperature inferiori
al punto di condensazione dell'acqua, quindi andrà a depositarsi in
quei punti della casa più freddi rispetto alla superficie
circostante e che normalmente vengono chiamati "ponti
termici".
Queste zone sono:
- Pareti della casa rivolte a nord dove il sole non batte mai
- Spigoli tra parete e parete
- Contorni di porte e finestre non ben coibentate o isolate
- Zone
con infiltrazioni d'acqua
- Muri e pavimenti con umidità di risalita
- Scantinati umidi
- ecc.
Va inoltre ricordato che la
muffa si sviluppa anche a temperature superiori rispetto al punto di
condensazione dell'acqua, quindi non sarà necessario vedere zone
effettivamente bagnate perché questa si possa formare.
Ma la muffa non si forma solo su pareti e soffitti. Quanti di voi hanno trovato nell'armadio in cantina vestiti e giornali coperti di muffa? Questo perché la muffa si nutre di cellulosa, quindi, vestiti, oggetti in legno come armadi e mobili, libri e giornali in carta e cartone, rappresentano l'habitat ideale per la muffa che in questo modo ha la possibilità di nutrirsi e proliferare.
COME INTERVENIRE:
Ora che sappiamo come si formano e che caratteristiche hanno umidità di condensa e muffa, andremo a vedere come poter intervenire in maniera efficace e quali accortezze sia necessario prendere per poterla eliminare definitivamente.
La presenza di muffa in un ambiente è dovuta sempre all'eccessiva quantità di umidità presente nell'aria, che può essere dovuta a tantissimi fattori come le condizioni climatiche esterne, lo scarso ricambio d'aria giornaliero specialmente in bagni e cucine, l'umidità di risalita dei muri che sfoga all'interno dell'abitazione, ecc..
Questa umidità dovrebbe rimanere sempre in una percentuale compresa tra il 40% e il 60%, al di sopra della quale le condizioni dell'aria diventano insalubri e favoriscono la formazione della muffa, mentre, al di sotto, creano comunque situazioni pericolose per la salute umana, con tutte le problematiche connesse di cui parlavamo sopra.
Quindi come fare per risolvere il problema della muffa? Innanzitutto bisogna ricordare come non sia sufficiente utilizzare una comune pittura antimuffa come tanti vogliono far credere, in quanto tale prodotto copre solo il problema senza combatterne le cause. Essa tornerà a ripresentarsi dopo pochi mesi, e sarà quindi necessario ripetere periodicamente il trattamento con una lievitazione dei costi considerevole.
Occorre invece adottare una serie di accorgimenti e buone abitudini che assieme garantiranno un risultato definitivo e duraturo nel tempo. Per prima cosa occorrerebbe sapere che percentuale di umidità è presente nell'ambiente interessato. In commercio esistono molti tipi di igrometri digitali acquistabili a pochi euro, alcuni dotati anche di un registro di umidità massima e minima presente nell'aria, in modo da farci un'idea sull'entità del problema e poter tenere la situazione monitorata.
Fatto questo bisogna capire a cosa è dovuto il problema. Se alla base delle murature è presente umidità di risalita occorrerà prima risolvere quel problema, ma di questo ci occuperemo in un prossimo articolo.
Se questa non è presente le cause saranno da cercare altrove, ovvero in un ricambio d'aria insufficiente o in infissi di finestre a tenuta stagna che non permettono all'umidità in eccesso di uscire.
Per tenere l'umidità sotto controllo è possibile utilizzare dei deumidificatori o delle ventole elettriche collegate con l'esterno. Nel primo caso si ottengono buoni risultati ma per funzionare necessitano di una persona che costantemente svuoti l'acqua accumulata in eccesso. Nel secondo i risultati sono molto più scadenti, in quanto le ventole generalmente funzionano in una solo direzione non consentendo un ricircolo equilibrato tra aria in entrata e in uscita oltre a permettere al freddo di entrare in inverno ed del caldo in estate.
Attualmente è possibile installare dei sistemi che racchiudono entrambe queste soluzioni in un unico apparecchio, ovvero sono degli scambiatori d'aria che si installano a parete come una normale ventola elettrica ma con molti vantaggi in più. Questi sistemi, dai consumi molto ridotti, tengono costantemente monitorata temperatura ed umidità dell'ambiente attivandosi solo quando serve senza disperdere calore all'esterno. Sono infatti dotati di un sistema detto di “recupero di calore”, cioè al loro interno hanno uno speciale componente in ceramica che appunto “ recupera il calore ” scaldandosi quando l'aria viene mandata all'esterno e cedendo calore quando l'aria viene rimandata all'interno. Se ad esempio in una stanza abbiamo una temperatura di 20°c, l'aria rimandata all'interno sarà inferiore solo di 2 o 3 gradi.
Generalmente vengono forniti di un telecomando in cui l'utente può decidere temperatura e valori di umidità oltre ad una serie di altri comandi a seconda della marca, in modo che l'apparecchio si attivi solo in determinati tipi di condizione, mantenendo costanti nell'ambiente i valori da lui scelti.
Per quanto riguarda il discorso muffa, come già detto, non basterà l'applicazione di un semplice trattamento antimuffa, comunque più costoso di una semplice imbiancatura, ma bisognerà agire tenendo conto delle cause del problema.
Innanzitutto la muffa va “sanificata” con dei prodotti appositi altrimenti potrebbe continuare a proliferare sotto la nuova verniciatura provocando rigonfiamenti e la rifioritura della muffa stessa. Di solito vengono usati prodotti a base di ammoniaca o candeggina che purtroppo emanano vapori non troppo salutari per l'uomo. Fortunatamente oggi esistono prodotti atossici, ugualmente efficaci, che sono da preferire soprattutto in luoghi in cui vi è la presenza di bambini. Vi consigliamo di chiedere al vostro applicatore di utilizzarli.
Una volta lasciati agire andranno spazzolati e puliti dalla muffa ormai secca, prima di passare alla stesura del primer che favorirà l'aggrappaggio della vernice sulla parete uniformando l'assorbimento della superficie, onde evitare spiacevoli macchie.
Successivamente si passerà alla verniciatura vera e propria. Come già detto, bisognerà intervenire sulle cause del problema attraverso l'utilizzo di speciali idropitture dette “ termiche ” che, oltre al essere formulate appositamente per combattere la muffa, hanno proprietà termiche, cioè recuperano il calore della stanza riflettendolo all'interno, non permettendo alle murature di assorbirlo e di disperderlo.
Ciò è possibile perché queste pitture, che vanno applicate in spessori maggiori di un normale trattamento, hanno al loro interno delle nanosfere cave in vetro o ceramica che, applicate in più strati, grazie allo speciale tipo di materiale e all'aria presente al loro interno, creano una barriera fisica riducendo notevolmente questo scambio.
Come si può intuire, queste vernici presentano moltissimi vantaggi rispetto alle normali pitture antimuffa. Combattono le cause del problema e contribuiscono all'efficientamento energetico di un ambiente. Il calore riflesso dalle pareti diminuisce inoltre la differenza di temperatura che si crea tra pavimento e soffitto. Ciò porta ad una diminuzione dei costi di climatizzazione di una casa, con benefici sia in estate che in inverno.
A prima vista possono sembrare più costose delle tradizionali ma, se ad esempio una pittura tradizionale, nel migliore dei casi, va rifatta ogni 2 anni e una pittura termica ogni 10, quella tradizionale dovrà essere rifatta 5 volte per arrivare a quella termica. Per cui, su una spesa di 1500€ ad interventoper un abitazione media, in 10 annisi avrà un costo totale di 7500€. Inoltre non si avranno tutti i benefici che presentano le vernici termiche che, se ben applicate e dove necessario in abbinamento ad un sistema di ventilazione o deumidificazione di cui parlavamo prima, possono durare tranquillamente anche più di 10 anni rendendo il risparmio ancora maggiore.
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Arrivederci al prossimo articolo che sarà sul problema dell' umidità di risalita capillare dal terreno, un problema molto diffuso e, se trascurato, anche molto pericoloso.








