• Umidità di risalita

    Umidità di Risalita

    L'acqua del terreno risale le murature

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Umidità di Risalita


L’umidità ascendente, o umidità di risalita capillare, è una delle forme di umidità più diffuse, e può interessare sia vecchie che costruzioni più recenti.


Fino alla prima metà del 1900, le costruzioni venivano poste a diretto contatto con il terreno, senza nessun tipo di isolamento tra suolo e fondazioni.

Nella seconda metà del secolo, si iniziarono ad usare delle barriere isolanti, in questo modo, le fondamenta venivano isolate dall'acqua presente nel terreno.


Purtroppo, nonstante questa innovazione, anche in case ci rececente costruzione è possibile riscontrare il fenomeno dell'umidità di risalita, questo perchè, il sistema di isolamento risulta danneggiato, inefficace o mancante.


A causa della capillarità dei materiali da costruzione, l’umidità risale dalle fondamenta, più il capillare è stretto, più riscirà a risalire, fino ai muri della struttura, con un'altezza che può variare da 50 a 200 cm, a seconda della gravità

Come si forma l'umidità sui muri in casa?



Avete mai osservato una spugna che assorbe dell’acqua? Lo stesso principio vale per i vari materiali da costruzione. La diffusione dell’acqua all'interno dei materiali da costruzione viene favorita da una particolare caratteristica di ciascun materiale, definita come “porosità”.


La porosità indica, in altre parole, la predisposizione di un materiale ad assorbire l’acqua, che riesce a spostarsi al suo interno attraverso un fenomeno fisico conosciuto come “capillarità”. 


Il diametro dei capillari svolge un ruolo importante per la risalita del liquido: ai capillari più sottili corrisponderà una maggiore risalita e viceversa.


Gli effetti di questo fenomeno sono i caratteristici aloni di umidità di altezza variabile, da pochi centimetri ad alcuni metri, con conseguente degrado e danni agli intonaci e alle murature stesse, sia all’interno che all’esterno.

Come Funziona l'umidità sui muri in casa?


I sali veicolati dall’acqua vengono depositati ad altezze diverse, i prodotti salini rimangono inglobati nelle porosità del materiale cristallizzandosi e determinando notevoli pressioni interne.


In conseguenza avviene la corrosione della superficie dei laterizi, l’impoverimento dei giunti di malta, il distacco di parti dell’intonaco e la riduzione delle caratteristiche meccaniche dei materiali.


Per la sua natura chimica, la molecola dell’acqua costituisce un dipolo elettrico permanente e i sali in essa contenuti le conferiscono la proprietà di lasciarsi attraversare dalla corrente elettrica per conduzione ionica. Grazie a questa proprietà, è possibile generare un segnale in grado di bloccare la risalita capillare e deumidificare la struttura muraria…

Quali danni provoca l'umidità sui muri in casa?

DANNI STRUTTURALI


I sali presenti nel terreno e nel materiale da costruzione, si sciolgono nell’acqua e salgono, grazie all’effetto capillare, fino alla superficie.
Mentre l’acqua evapora il sale rimane nell’intonaco. Il sale, una volta cristallizzato, aumenta il suo volume fino a 12 volte causando una spinta verso l’intonaco e verso il materiale da costruzione.
L’intonaco si stacca e così anche parte del materiale murario.
Con il tempo poi si arriva ad un degrado e ad un indebolimento statico della struttura.

DANNI ESTETICI


Macchie ed aloni di umidità, presenza di muffa, intonaco che si sfalda, colore che si scrosta, efflorescenze saline, mobili e strutture in legno che si rovinano e nei casi peggiori il distacco dell’intonaco dovuto dalla spinta dei sali.

DANNI ALLA SALUTE


I rischi per la salute comprendono: Irritazioni degli occhi, della pelle e della gola, reazioni allergiche o immunologiche come riniti, eczemi, eritemi, raffreddori, congiuntivite, disturbi gastro-intestinali, dolori articolari e artriti, reazioni neurologiche quali emicrania e cefalea, vertigini, stanchezza e depressione, irritazione delle vie respiratorie che possono cronicizzarsi trasformandosi in bronchiti ed asma.

DANNI ECONOMICI


Costi di riscaldamento eccessivi (dovuti ai muri freddi causa l'evaporazione).
Uso di deumidificatori (24ore su 24ore). Lavori continui di rifacimento dell'intonaco, della pittura, dei pavimenti in legno, mobili rovinati, tappezzeria. Inutilizzo di ambienti umidi.

Come eliminarla?

Polar Dry


Elimina l'umidità di risalita

La tecnologia che asciuga i muri

PolarDry è un sistema altamente tecnologico che, attraverso l'emissione di un debole campo elettromagnetico, elimina definitivamente l'eccesso di umidità di muri, pavimenti e strutture poste a contatto con il terreno sottostante, evitando qualsiasi intervento di muratura.

Quali sono i vantaggi?

Non invasivo

Blocca l'umidità di risalita senza la necessità di alcuna opera di muratura.

Veloce da installare

L'installazione necessita solo di pochi minuti e la disponibilità di una presa elettrica.

Tecnologico

Realizzato interamente in Italia con tecnologie e componentistiche di ultima generazione.

Risultati garantiti

Il processo di deumidificazione è garantito tramite misurazioni tecniche del prima e dopo.

Come funziona?

Polar Dry viene utilizzato per la deumidificazione ed il rispristino di strutture interessate da fenomeni di umidità di risalita capillare, indipendentemente dai materiali utilizzati per la loro costruzione.


Il raggio d'azione varia da 10 a 20 metri in funzione del modello, e deumidifica uniformemente tutti i muri posti a contatto con il terreno, compresi pavimenti e fondazioni, riuscendo a coprire una superficie di oltre 1200 metri quadri con un singolo apparecchio.


Polar Dry è conforme alle normative Europee in merito alla sicurezza elettrica ed elettromagnetica. A basso consumo elettrico, agisce all'interno delle sole murature senza creare campi magnetici rilevabili nell'ambiente circostante e, dopo l'installazione, non necessità di alcuna opera di manutenzione.

Polar Dry - Raggio d'azione

Il principio fisico

Per la sua natura chimica, la molecola dell'acqua costituisce un dipolo elettrico permanente ed i sali, presi dal terreno, le conferiscono la proprietà di lasciarsi attraversare dalla corrente elettrica per conduzione ionica.

Grazie a questa proprietà chimico-fisica dell'acqua, è possibile generare e stabilizzare un segnale wireless in grado di bloccare la risalita per capillarità nei materiali e deumidificare di conseguenza le parti murarie e strutturali dell'edificio.

Il segnale wireless entra in contatto con le molecole dell'acqua presenti nei materiali edili, ed agisce invertendo la polarità delle molecola dell'acqua da dipolo positivo, che tende a risalire, in dipolo neutro che tenderà a fluire verso il basso, verso il terreno, bloccando così in modo definitivo e permanente la risalita dell'umidità ascendente e deumidificando i muri.

Un esempio di risanamento da umidità di risalita

Esempio di intervento effettuato a Faenza (RA) presso abitazione privata. L'edificio è sprovvisto di cantine ed alveare. In ragione di ciò, presenta rilevanti fenomeni di umidità di risalita, con conseguenti effetti tipici di degrado strutturale ed estetico.

Le prime foto mostrano una facciata esterna dell'edificio prima dell'installazione di un deumidificatore murario elettrofisico. Si notano i segni dell'umidità di riaslita dall'intonaco staccato.

Successivamente trovate la planimetria della casa con indicati i punti - indicati segnatamente come "T1", "T2" E "T3" - in cui sono state effettuate le rilevazioni termografiche al momento dell'installazione, dopo 11 mesi e dopo due anni, in condizioni climatiche pressochè identiche.

Infine tre foto mostrano la differenza di temperatura delle pareti in seguito alla remissione del fenomeno di risalita.

La presenza di acqua nelle murature determina un abbassamento della temperatura delle stesse.
Confrontando le termografie si nota subito come il colore blu (indicante le temperature più basse) sia scomparso progressivamente nelle due rilevazioni successive, evidenziando come la temperatura dei muri - meno carichi d'acqua rispetto alla prima - sia più alta.
Lo stesso fenomeno si rileva anche negli altri rilevamenti "T2" e "T3".
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